mercoledì 29 agosto 2012

IBIZA Parte II – Il Nord: Anita, i Santi, gli Hippie


Se dovessi suggerire un itinerario per un breve soggiorno ad Ibiza non avrei dubbi: il Nord. Partenza: Santa Gertrudis de Fruitera. Un ricco paesaggio agricolo fa da contorno a questo piccolo villaggio situato nel cuore dell’isola. Le case bianche tipicamente ibizenche, il centro dominato dalla chiesa inaugurata nel 1797 ricco di interessanti negozi e ristoranti conferiscono a questo paesino bomboniera un’aria bohemien nel contempo moderna. Una menzione speciale la merita il Bar Costa. Si può mangiare nel salone tra prosciutti appesi e quadri di artisti locali o direttamente nella piazza con vista sulla chiesa. La tostada con olio, salsa di pomodoro, formaggio e jamòn serrano è la migliore di tutta l’isola. Chiude solo il mese di marzo; in inverno si mangia accoccolati del calore del camino.
 

Lasciata Santa Gertrudis proseguite lungo la PM 804. Vedute di boschi ed uliveti, terre rossiccie, panorami marini si susseguiranno da qui a San Joan de Labritia, da Cala Sant Vicent a San Carles. Sono le strade dei Santi. Le strade del Nord. Passato il tranquillo paesino di San Miquel De Balansat dirigetevi verso Cala de Benirràs. “Alla Cesy” ed “ai B.” non ha fatto impazzire. E’ la valle dei tamburi suonati dagli hippie ogni domenica mentre ardono i falò al chiarore della luna piena. A me basta questo per farmela piacere. Il bianco ed il beige caratterizza l’Elements, www.elements-ibiza.com uno dei ristobar della spiaggia. Mangiate qualcosa, fatevi un giro nei due negozi presenti all’interno del locale e godetevi un bel massaggio. Qui “il Leo” si è preso la sua prima cotta per la piccola “Emma-Gia” di padre napoletano e mamma balinese.
 
 
 

Da Cala de Benirràs ritornate nuovamente a San Miquel De Balancat e puntate dritti a Sant Joan de Labritia un autentico paesino di hippie definitivamente stanziati ad Ibiza. Con abbondante anticipo prenotate una cena al Vista Alegre.
Da Sant Joan de Labritia posizionatevi sulla PM 811 in direzione Cala de San Vincent. La veduta del mare cristallino di Cala San Vicent agevolerà quindi l’immissione nella PM 810 direzione San Carles de Peralta, città natale di hippie, scrittori, musicisti ed altri spiriti liberi. Già …  gli hippie. The free spirits. E’ Anita che si è occupata di loro facendo del suo locale non solo un luogo dove trovare vitto ed allogio ma un sicuro fermo posta atto a favorire le comunicazioni con le famiglie e la consegna di quale spicciolo. All’interno del locale sono ancora visibili le 400 caselle di posta (oggi funzionanti per gli abitanti del luogo) e l’unica cabina telefonica esistente in tutta la zona.

 

Oggi Anita non c’è più. Il suo spirito libero e quello degli artisti che l’hanno animato rimane ed anche questa …. “E’-Magia”. Alla prossima con lo shopping di Ibiza, un abbraccio dai Lelli.
 
 

 

 

 

 

        

 

9 commenti:

  1. ...ma chi sei???...osvaldo bevilacqua di "sereno&variabile"???...
    ...ora capisco il piacere di raccontare con dovizia di particolari ma per leggere questo articolo ho dovuto acquistare una carta autostradale della Michelin!!!...

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    1. Che bella persona Osvaldo Bevilacqua uno di quegli uomini garbati della TV un pò come dire ..... alla Luciano Rispoli. Vorrà dire che mi metterò a cercare la mia Maria Giovanni Elmi. Ti candidi?

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  2. 007 in incognito...stupendooooo!!un abbraccio da noi 4!Ma lo sapete che mia sorella si è trasferita la già da aprile scorso e anche lei dice che è tutto da scoprire!un bacio grandissimo al leo maria,matteo,pietro e anita

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  3. Sì vabbè... sincero, ma tutto questo l'hai fatto prima o dopo esserti calato i cinque smile al The Space?
    Cmq questa dimensione da tinello del web mi garba.
    Stammi bene e baccanali a tutti ...pippirippì




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  4. stile piacevole , narrazione scorrevole , e allo stesso tempo dovizia di particolari....mi piacete Lelli...mai oensato di scrivere un libro??

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    1. Grazie. Seguici ancora per un pò per convincerti che ti piaciamo veramente!

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    2. Scusami tanto, le foto del tuo blog sono anche carine, ma "PO" con l'accento (più di una volta)invece che con l'apostrofo...non mi va proprio giù.
      PO' è la contrazione di poco: l'apostrofo sta ad indicare la caduta di "CO".
      Se si vuol scrivere...è bene scrivere correttamente!

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    3. Grazie per avermelo ricordato. Dalla mia maturità classica e dalla laurea in giurispudenza sono passati un PO' di anni in effetti ... anche dall'ultimo mio romanzo ora che ci penso bene. Vedi il metodo di scrittura in blogspot non è dei migliori e spesso gli apostrofi sembrano accenti. In ogni caso che io abbia (ho o abbia? )sbagliato ci può (con l'accento o con l'apostrofo? che confusione) anche stare. Sono certo che in tutti i post troverai qualche errore. Un "pò" la notte, un "pò" la stanchezza, un "pò" la distrazione, un "pò" la mia ignoranza ci mancherebbe ...... ti prego scovali tutti e dimmelo perchè il fatto che non ti va dino giù non mi va proprio giù ... ti chiedo un favore però la prossima volta palesati il tuo commento avrebbe quella dignità che da anonimo non mi par proprio che ha (o che abbia?)

      livelovelaugh LELLI

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  5. Uè uè, ma qui stiamo pazziando? è arrivato Il bue che dice cornuto all'asino!

    Po' è il troncamento o apocope di poco. Che ci azzecca la contrazione? Anonimo ciuccio, sai cos'è la contrazione?

    è una contrattura muscolare? è un fenomeno fonologico? Chissà!

    Intanto che cerchi la risposta, ascolta un consiglio da una che non ha fatto il liceo classico: non ti avventurare in lezioni di italiano se non ne conosci le regole grammaticali! Stai al tuo posto e pensa alla salute. Anzi, fila dietro la lavagna!
    Maria Cira

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Thanks for leaving your comment .... now you are part of Lelli Family!